Registro vittime del lavoro

La FPC, in collaborazione con il sindacato UNIA Ticino ha creato e gestisce una banca dati per la catalogazione di tutti gli incidenti sul lavoro registrati nella Svizzera italiana. La banca dati vuole essere uno strumento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di prevenzione dei rischi, ma anche un contributo alla conoscenza scientifica e alla memoria collettiva.

Il progetto prevede di censire tutti gli accadimenti nell’ambito di un’attività professionale che mettono in pericolo l’incolumità di una lavoratrice o di un lavoratore. Per ogni indicente (indipendentemente dalle conseguenze fisiche o psichiche) si cercherà di raccogliere, oltre ai dati statistici (data, luogo, ora, età della vittima, eccetera), informazioni sulle politiche di prevenzione attuate sul luogo di lavoro, ma anche le valutazioni soggettive della vittima per rapporto ai rischi connessi alla sua attività.

La storica Vanessa Bignasca, della FPC, gestisce e aggiorna la banca dati sulla base delle schede di segnalazione compilate dai responsabili del sindacato e delle informazioni raccolte attraverso i comunicati di polizia e altre fonti. Finora sono stati inseriti tutti i casi conosciuti a partire dal 28 novembre 2012.

La data del 28 novembre 2012 non è casuale: l’iniziativa affonda infatti le sue radici in un tragico evento avvenuto proprio quel giorno a Montagnola, dove Antonio Pappalardo, 33enne frontaliere, sposato con figli di 2 e 6 anni, impiegato di una ditta attiva nello smaltimento dei rifiuti, venne investito mortalmente dal camion su cui lavorava. Immediatamente, in segno di riconoscenza e vicinanza con questo frontaliere che lavorando con i nostri rifiuti ci ha rimesso la vita, lasciando oltretutto in gravi difficoltà economiche la famiglia, diverse personalità del Partito socialista ticinese, dell’Associazione Bel Ticino e del sindacato UNIA hanno promosso con successo una raccolta di fondi per sostenere la vedova e gli orfani, uno dei quali tra l’altro con gravi problemi di salute.

Per dare continuità all’iniziativa e fare in modo che non si esaurisse con questa forma di aiuto materiale, si è pensato alla creazione di un registro delle vittime del lavoro, di cui poi si sono fatti carico UNIA e la FPC.

Il registro offre un quadro di analisi sulla sicurezza professionale, è utile a fini statistici e comparativi e si prefigge soprattutto di conservare una memoria storica e collettiva di tragedie che la nostra società tende a considerare “private”, a catalogare come “fatalità” e infine a dimenticare.

Presentazioni del progetto

Per saperne di più

  • Vanessa Bignasca, curatrice del progetto (vanessa.bignasca@bluewin.ch)
  • Enrico Borelli, Segretario regionale Unia Ticino
  • Nelly Valsangiacomo, Presidente della FPC (nelly.valsangiacomo@unil.ch)