Fonte: Libera Stampa
Data di pubblicazione: 1° maggio 1970
Autore: Lulo Tognola

Sin dai primi anni, Libera Stampa pubblica un numero speciale per il 1° Maggio, festa del lavoro e dei lavoratori. Si tratta di un’edizione con un maggior numero di pagine, ampiamente illustrata, spesso anche a colori, con più annunci pubblicitari e diversi contributi in sintonia con la giornata speciale: la storia del movimento operaio e del Primo Maggio, i valori del socialismo, approfondimenti su argomenti d’attualità e, ovviamente, il calendario delle manifestazioni previste. Da quando il 1° maggio è giorno festivo in Ticino, il numero speciale è di solito quello datato 30 aprile.
Il ricorso a vignette satiriche o a disegni allegorici come pure la riproduzione di silografie o litografie artistiche (molte di Aldo Patocchi), caratterizzano i numeri di Libera Stampa per il 1° maggio fino alla fine degli anni Quaranta. Poi, si preferisce per alcuni anni l’illustrazione fotografica. Disegni allegorici, che accompagnano spesso titoli e slogan sul valore sociale e l’universalità del socialismo, ricominciano a dare il tono della prima pagina del giornale dalla seconda metà degli anni Cinquanta; tra gli autori troviamo Pietro Salati. L’approccio sembra mutare nel corso degli anni Sessanta: vignette e disegni, sempre in prima pagina, riguardano in maggioranza temi concreti d’attualità e meno il richiamo generico a valori e ideali.

L’immagine scelta è quella apparsa sul numero speciale per il 1° maggio 1970, l’anno della votazione sulla prima iniziativa Schwarzenbach, “contro l’inforestierimento”, la cui accettazione avrebbe comportato l’espulsione dalla Svizzera di alcune centinaia di migliaia di lavoratori stranieri, soprattutto italiani. L’iniziativa fu respinta il 7 giugno 1970 dal 54% dei votanti ma ottenne la maggioranza in otto Cantoni. Fu una delle campagne di voto più accese del dopoguerra che suscitò grande interesse anche all’estero, segnatamente in Italia. Come nel 2014 per l’iniziativa dell’Unione democratica di centro sull’immigrazione di massa, l’iniziativa Schwarzenbach vide schierati sullo stesso fronte gli ambienti economici e i partiti e sindacati del movimento operaio. Alla base, tuttavia, l’iniziativa contro la manodopera immigrata divise i lavoratori e le loro organizzazioni.
L’illustrazione del 1970 sull’iniziativa antistranieri è opera di Giulio (Lulo) Tognola, grafico e caricaturista affermato, allora agli esordi. Il disegno sostituisce l’icona diffusissima dell’Elvezia munita di lancia e scudo rossocrociato, con un personaggio maschile dai tratti hitleriani (da notare, oggi, la notevole somiglianza con Donald Trump). Al posto della corona, che orna di solito l’Elvezia, cinque buchi neri. Il gesto della mano è perentorio e i tratti esagerati e “primitivi” del personaggio ne sottolineano il grossolano e prepotente atteggiamento razzista.